Strada della Frutta Castellar Saluzzo Manta

Condividi

Giro gravel piacevole, con degli strappi al 20% per le salite al Castello di Castellar, alla Castiglia e al centro storico di Saluzzo e infine al Castello della Manta. Rientro dalla Colletta di Rossana, con una pendenza media al 6%. Il tutto pedalato su strade secondarie, a basso traffico.

Lunghezza: 74,3 km | salita: 930 m | discesa: 950 m

Da Casa Bart abbiamo percorso una piacevole alternanza di asfalto e sterrato accompagnati dai filari delle mele coltivate tra Costigliole Saluzzo e Verzuolo.

A Verzuolo imbocchiamo la ciclabile che ci porta fino a Saluzzo e da lì all’imbocco della valle Bronda, dominata dalla suggestiva rocca di Castellar con l’omonimo castello costruito nel XIV secolo, ad opera dei Marchesi di Saluzzo.
Si percorrono stradine di campagna con una spettacolare vista sul Monviso, oggi purtroppo nascosto dalle velature.

A Castellar una ripida salita su ciotoli di pietra ci porta al Castello, a cui si  accede tramite un ponte levatoio collocato sotto un portale ad arco su cui è ancora visibile l’antico motto del marchesato: “Le courage et la loyauté ne manque pas un jour.”
La scuderia e la foresteria ospitano un Museo Etnografico, dove sono esposti attrezzi e oggetti della vita contadina della valle Bronda, dove da sempre prosperano frutteti e vigneti.
Inoltre, l’attuale proprietario ha allestito una delle più importanti collezioni di uniformi militari dall’Unità d’Italia fino alla Seconda Guerra Mondiale, con più di 200 manichini, ricostruzioni ambientali, oggetti e decorazioni.
Scendendo, attraversiamo il Borgo Cucun, meravigliosamente ristrutturato, grazie anche al progetto “Borghi Sostenibili del Piemonte: località per un turismo più responsabile”.
Famosa qui a Castellar è la “Festa degli Spaventapasseri”, nelle prime due domeniche di maggio.

Da Castellar riprendiamo la strada verso Saluzzo e qui saliamo al centro storico tipicamente trecentesco: piccole vie acciottolate, chiese e eleganti palazzi nobiliari con i loro giardini.

Di notevole interesse nel centro abitato sono il Duomo, la Castiglia – prima residenza privilegiata e fortificata dei marchesi di Saluzzo, poi tra gli inizi dell’’800 e il 1992 carcere –, Casa Cavassa e la Chiesa di San Giovanni.

Proseguiamo il nostro rientro verso Casa Bart dirigendoci verso Manta di Saluzzo, dove, anche qui decidiamo di salire fino al Castello della Manta, bene FAI dal 1985.

Il Castello della Manta è una fortezza medievale, che nel suo salone baronale custodisce una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardogotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi.
Nata nel XIII secolo come avamposto militare, diventa una fastosa dimora di famiglia in concomitanza con l’istituzione del feudo della Manta.

E’ tempo di rientrare: reimbocchiamo la ciclabile di Verzuolo direzione Piasco per affrontare l’ultima “salitella”, la Colletta di Rossana, lunghezza poco superiore 7 km, pendenza media del 6%, massima dell’8%.

Ancora qualche sterrato in concomitanza di Borgata Artesio e dopo 5 km siamo arrivati a Casa Bart.

Condividi

Prenota subito la tua vacanza attiva in Val Maira